sabato 30 maggio 2009

Consorso di educazione alimentare "Cuochi a 5 stelle"

Le classi terza e quarta del plesso Delle Piane di Rapallo hanno aderito alla proposta multidisciplinare della Centrale del Latte di Genova riguardo all’educazione alimentare.

L’obiettivo del progetto è stato quello di far comprendere agli alunni le basi di una sana alimentazione, educarli all’assaggio dei diversi ingredienti, dar loro consapevolezza delle regole dell’igiene (degli alimenti e della cucina) e fine ultimo e più importante, insegnare loro ad alimentarsi in modo sano ed equilibrato.

Dopo una lezione tenuta a scuola da un’incaricata della Centrale del latte di Genova e una successiva visita allo stabilimento, gli alunni hanno lavorato su ricette semplici ed in seguito hanno reperito, con l’aiuto delle famiglie, ricette tradizionali e genuine.

Gli elaborati sono stati “rifiniti” nei particolari a scuola durante le ore di informatica e di educazione alimentare e sono stati inviati alla giuria per partecipare al Concorso “Cuochi a 5 stelle – Buongustai in salute”.

Dopo un po’ di tempo, ecco la telefonata inaspettata: la classe terza ha vinto il primo premio con la ricetta “Minestra di riso, latte e castagne”. La classe quarta è stata insignita invece con il primo premio speciale del concorso.


Venerdì 29 maggio 2009 le due classi sono state premiate a scuola con attestati e grembiulini da cuochi personalizzati, alla presenza degli incaricati della Centrale del Latte e del Delegato alla Pubblica Istruzione del Comune di Rapallo Carlo Bagnasco.

Comlimenti a tutti !

venerdì 29 maggio 2009

C'era una volta il preside. La dura vita di chi dirige una scuola

Il ministro consiglia a "chi non è capace" di cambiare mestiere. Ma loro non ci stanno"Ci mancano i soldi pure per la carta igenica. Ci sentiamo soli assediati e accusati."di MARIA NOVELLA DE LUCA (da Repubblica.it del 29 maggio 2009)

La loro trincea è fatta di aule cadenti, di fotocopiatrici scassate, di bagni senza sapone, di bimbi che nello zainetto oltre al panino si portano la carta igienica, di caldaie a secco, di computer rotti, di laboratori in pezzi, di allievi abbandonati a se stessi perché la cassa è vuota e la supplente non c'è. Sono cronache da una bancarotta quelle che i dirigenti scolastici italiani raccontano, da scuole che sembrano fortini assediati dall'emergenza, mentre il ministero eroga "zero euro" per il funzionamento ordinario degli istituti, e le famiglie si tassano per affrontare, almeno, la quotidianità.
Dopo le 41 mila lettere inviate da 300 presidi del Lazio ai genitori dei loro alunni "per denunciare la grave situazione finanziaria della scuola", e la durissima risposta del ministro dell'Istruzione Gelmini ("chi non sa dirigere cambi mestiere"), i capi d'istituto si organizzano, replicano, provano a difendere l'orgoglio di un ruolo un tempo illustre, rispettato, riconosciuto. È un'Onda, una nuova Onda, seppure più pacata di quella degli studenti, ma arriva da tutta Italia, con l'indignazione di chi teme di non poter più garantire la sicurezza ai ragazzi che gli sono affidati.Storie di presidi. Vite di funzionari dello Stato. Che dopo la riforma del 2001 si chiamano "dirigenti scolastici" e della scuola sono diventati anche manager. "Ci sentiamo soli, assediati, accusati di non saper fare il nostro lavoro semplicemente perché chiediamo i mezzi per farlo", dice con chiarezza Rita Coscarella, preside della scuola media "Virgilio" di Palermo, 960 allievi. "Da anni siamo costretti a chiedere contributi alle famiglie per la gestione ordinaria, ma la cosa più grave è che non abbiamo più i soldi per chiamare e pagare i supplenti. Così i ragazzi, se un docente manca, devono fare gli "ambulanti" di classe in classe, con grave rischio per la sicurezza. E l'anno prossimo sarà ancora peggio: se non arriveranno i fondi richiesti saremo costretti a far uscire i ragazzi prima dalla scuola. Ma questo vuol dire derubarli del loro diritto allo studio. Vi sembra giusto?".
Parole amare, sofferte. Dopo la "base" è la dirigenza della scuola italiana a sentirsi incompresa, accusata ingiustamente. I dirigenti scolastici in Italia sono circa 10 mila e guadagnano in media 2.700 euro al mese. Si diventa presidi per concorso, di solito dopo lunghi anni di insegnamento. Un ruolo delicato e faticoso. "Noi siamo responsabili di tutto - spiega Armando Catalano, dirigente da 20 anni, e rappresentante di 2.200 presidi della Cgil - dobbiamo rispondere di ogni atto e di ogni decisione. Questo vuol dire entrare a scuola la mattina e uscirne la sera, quando si hanno anche novecento o mille allievi è impossibile fare diversamente. Non c'è tensione, difficoltà, criticità che non approdi nella stanza del preside. È giusto così, il rapporto con gli studenti e le famiglie è la vita della scuola. Ma la nostra autonomia è stata ridotta a fare lo slalom tra casse vuote e problemi immensi, non abbiamo i soldi per le pulizie, per i tecnici della sicurezza, e poi il ministero ci scarica addosso incombenze amministrative, come la ricostruzione delle carriere, impedendoci di lavorare sulla didattica". "Più che presidi - incalza Armando Catalano - ormai siamo dei tecnici dell'emergenza, facciamo economia domestica e la verità è che laddove le famiglie possono tassarsi la scuola sopravvive, ma nei quartieri a rischio, più poveri, è destinata alla bancarotta".Una forbice che sarà sempre più larga. Di qua i figli delle classi benestanti, di là i bambini del ceto medio impoverito, gli immigrati. L'edilizia scolastica italiana è tra le peggiori d'Europa, e così la preparazione dei ragazzi, scivolati al trentatreesimo posto della Ue, quando fino a pochi anni fa eravamo tra i primi dieci. Livia Cangemi è la preside di un grande istituto comprensivo nel centro di Roma, nel cuore di Trastevere, la "Regina Margherita", 700 allievi tra infanzia, elementari e medie. Un istituto all'avanguardia, ricco di iniziative e di progetti, e dove ci si mette in fila per iscrivere i propri figli. E dove ogni classe, grazie alle famiglie, ha carta igienica, sapone, asciugamani. "Eppure - dice con amarezza Livia Cangemi, una tra le firmatarie della lettera dei presidi del Lazio inviata alle famiglie - potrei dire che non c'è rimasta che la passione a far funzionare le cose. La nostra di insegnanti e quella dei genitori, che qui, alla "Regina Margherita" sono presenti, sia economicamente che come supporto all'attività didattica. E finora ce l'abbiamo fatta. Laboratori, campi scuola, uscite, l'anno prossimo avremo tra i primi le lavagne interattive. Ma è tutto sulla buona volontà. Pur di fare la gita l'insegnante rinuncia a quello che dovrebbe percepire in più, il materiale lo pagano i genitori".
Perché anche qui non ci sono più i soldi per pagare le supplenze, "e se un docente si ammala il bilancio della scuola va in rosso e la classe resta scoperta. "Forse il ministro Gelmini dovrebbe conoscere meglio quanta dedizione c'è nel nostro lavoro. Ognuno di noi sente di far parte dello Stato. Come si può rispondere ad un grido di dolore dicendo che non sappiamo fare il nostro mestiere? Faccio la dirigente scolastica soltanto da due anni, e ci credo davvero, nonostante la burocrazia, i tagli, le difficoltà. Passo la mia giornata qui dentro, ma se ci si impegna i risultati si vedono. Perché vanificare esperienze così ricche?". Storie di funzionari che lavorano. Nel silenzio e senza clamori. In uffici dove sulla porta c'è ancora scritto "Presidenza" visto che nessuno ha cambiato né targa né vernice. Tra i bimbi disabili senza più insegnanti di sostegno, i ragazzi immigrati in cerca di integrazione, e gli insegnanti sottopagati. Una frontiera dove spesso manca la luce, a volte l'acqua, e si fa lezione con il cappotto. "Noi resistiamo però - dicono i presidi-manager - fino ai prossimi tagli...".

(29 maggio 2009)

domenica 24 maggio 2009

Ultime dell'anno

Mentre l'anno scolastico scorre veloce verso la sua conclusione proponiamo alcune informative veloci che ci prioettano già al prossimo anno.

Rainusso
I lavori del ristrutturato Rainusso di via Bolzano stanno procedendo, l'anno prossimo i bambini potranno utilizzare una struttura rimessa totalmente a nuovo. Il plesso sarà anche dotato di nuovo mobilio, già ordinato dal Comune e che speriamo arrivi in tempo per l'apertura della scuola a settembre.

Sant'Anna
Il prato dell'asilo di Sant'Anna verà rifatto. C'è stato un incontro tra Direzione Didattica, funzionari del Comune, insegnanti e genitori. In ballottaggio c'erano due possibilità: rifare il prato naturale oppure puntare sul sintetico, con vantaggi e svantaggi per entrambi. Alla fine è stato scelto il prato naturale (che richiede una maggiore manutenzione) per questioni di sicurezza, igenicità e didattica.

Educazione stradale
Ci piace segnalare questa bella iniziativa che ha coinvolto i ragazzie delle scuole Teramo Piaggio di Zoagli impegnati in lezioni di educazione stradale che a nostro avviso dovrebbero essere proposte sempre più spesso e a tutti i livelli di istruzione (articolo tratto dal Il Secolo XIX del 17 maggio 2009).

Calendario Anno Scolastico 2009-2010
Lo abbiamo scritto in un altro post ma è meglio riprenderlo. La Regione Liguria ha stabilito il calendario delle lezioni del prossimo anno che riprende il 14 settembre 2009.
Proponiamo qui la tabella che riepiloga il calendario con l'avvertenza che non è completa (mancano infatti i giorni di chiusura che stabilirà, durante il corso dell'anno, il Consiglio di Circolo).

Recite
Fine anno periodo di recite e spettacoli un po' in tutti i plessi. Abbiamo visto davvero dei bei lavori, frutto di una preparazione accurata, segno di dedizione da parte dei docenti spesso coadiuvati da genitori volenterosi. In questa occasione segnaliamo - ricordando il bellissimo lavoro che fecero all'inizio di quest'anno gli alunni dell'Antola - lo spettacolo che i ragazzi che hanno partecipato al Piccolo Principe terranno al teatro delle Clarisse mercoledì 27 maggio alle ore 21.

L'invito, naturalmente, è rivolto a tutti.


domenica 10 maggio 2009

Consiglio di Circolo del 6 maggio 2009

La breve la distanza di tempo tra il Consiglio di Circolo del 29 aprile e quello del 6 maggio (di cui ci occupiamo in questo post) è spiegabile con il fatto che nella mattina del 6 maggio stesso sono venuti, presso la Direzione Didattica, i revisori dei conti a verificare il bilancio consuntivo del 2008 che andava approvato appena possibile.

Bilancio
Bilancio in ordine quello consuntivo del 2008 certificato dai revisori dei conti ed approvato dal Consiglio all'unanimità (cliccare qui per il preventivo 2009 discusso nel Consiglio del 13 marzo 2009).

Criteri di assegnazione dei docenti alle classi
Ogni anno in questo periodo vengono stabiliti i criteri di assegnazione dei docenti alle classi. Il Collegio Docenti ha indicato i criteri e l'ordine di applicazione:
  • Anzianità
  • Continuità
  • Orario non frazionato
  • Compatibilità team
  • Attitudini docenti

La situazione è questa. Come in molti sanno, a partire dall'anno prossimo scompaiono le compresenze. Come è facilmente intuibile, ciò comporterà una serie di movimenti di docenti in modo da coprire le ore di lezione secondo le nuove modalità di svolgimento del servizio imposto dai c.d. decreti Gelimini.
I criteri definiscono quali sono le linee da seguire per organizzare il servizio. La discussione, partita nella seduta di Consiglio del 29 aprile, si è sviluppata nella seduta del 6 maggio.
E' stata una delle discussioni più sofferte da quando siamo in Consiglio, discussione che ha ruotato intorno alla possibilità di scambiare l'ordine delle prime due voci (ovvero mettere Continuità e poi Anzianità).
Fino agli anni scorsi questi criteri non creavano problemi. Quest'anno, invece, con la rivoluzione (e i tagli) imposti dal Ministro Gelmini, con personale ridotto e con risorse sempre più scarse, certe scelte sono più difficili perchè possono implicare conseguenze importanti.
Decisione sofferta e dalle conseguenze difficilmente decifrabili dicevamo. Il Consiglio non è riuscito a trovare una sintesi e si è spaccato al momento della votazione: 7 favorevoli all'ordine indicato (che dunque è passato), 3 contrari, 3 astenuti.
Nessuno è in grado, al momento, di sapere con certezza in che misura questi spostamenti potranno impattare sulla formazione delle classi del nostro Circolo. La speranza è che i casi siano pochi. Ma è certo che questo succederà.

Varie
Diverse le comunicazioni da parte del Dirigente Didattico:

  • l'azienda Markas che ha l’appalto delle mense scolastiche, ha inviato una lettera in cui afferma che le carni utilizzate nella mensa scolastica sono tutte di provenienza italiana;
  • i genitori della classe 1° B del plesso Marconi sono orientati a chiedere una variazione di orario delle attività didattiche a partire dall’anno scolastico 209/2010 preferendo due rientri pomeridiani (e quindi non svolgere più le lezioni al sabato mattina): ciò sarà possibile se tutti i genitori della classe saranno concordi.
Scuole Antola
Nella precedente seduta di Consiglio era stato comunicato che si sarebbero fatti lavori alle scuole Antola. Ora abbiamo qualche dettaglio in più:
  • verrà sistemata l'area di accesso relativa alla scala esterna della palestra;
  • saranno svolti pulizia e interventi negli spogliatoi;
  • sarà installata illuminazione del percorso di Via Don Minzoni;
  • ci sarà lo sgombero dei materiali di scarto posti in locali delle scuole;
  • sono stati richiesti i finanziamenti per riqualificare il cortile interno.
Scuole Marconi
Come per le Antola, sempre con il medesimo intento di contribuire a migliorare le strutture scolastiche cittadine, proponiamo un paio di questioni che speriamo possano essere sistemate con interventi minimi in termini di tempo e denaro.
La prima riguarda l'intonaco che si sta staccando in una zona sempre più ampia del muro perimetrale esterno (lato via Ferretto) come mostrato in foto.

La seconda riguarda la grata che separa le scuole dai giardini che in un punto (in corrispondenza dell'ingresso della palestra) si è parzialmente staccata dalla struttura che la sostiene (fino a permettere il passaggio di una persona).

Dichiarazione dei redditi
Infine ricordiamo che, per coloro che dichiarano il proprio reddito con il modello 730 o con il modello Unico, possono detrarre dall’imposta sul reddito, nella misura del 19%, le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, finalizzate all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa.

sabato 2 maggio 2009

Consiglio di Circolo del 29 aprile 2009

Era atteso questo Consiglio di Circolo di fine aprile 2009. Era atteso perchè dopo mesi di incertezza sul futuro della scuola, all'indomani della riforma Gelimini, si avrebbero avute notizia più precise in merito alla configurazione del personale disponibile per il nostro Circolo.

Prima di dettagliare l'aspetto relativo all'organico vediamo le altre decisioni prese.

Integrazione POF (Piano Offerta Formativa)
Il Piano dell'offerta formativa (che potete trovare qui) viene integrato con:
  • 10 ore aggiuntive per progetto linguistico plesso Antola;
  • Progetto di Educazione Stradale che verrà svolto dai vigili urbani di Rapallo e Zoagli con le classi 4° e 5° del circolo;
  • Progetto “Genoa Club” relativo al plesso Teramo Piaggio che consiste in una rappresentazione effettuata prima a scuola e poi al Teatro Carlo Felice.
Viaggi e gite di istruzione
Sono state approvate diverse gite, alcune di queste erano gia in calendario ma sono state rinviate a causa del maltempo di queste ultime settimane. Tra queste segnaliamo uscite a Portofino Vetta, alla Caserma dei Carabinieri a Santa Margherita Ligure, a Montallegro.

Concessione locali
Sono stati richiesti (e concessi) dal Comune di Zoagli e dall'associazione Egoenergyfreetime i locali infermeria e la palestra della scuola Teramo Piaggio per lo svolgimenti di diverse iniziative.

Donazioni
Come sempre accade è stato donato diverso materiale al Circolo. In questa occasione registriamo l'acquisizione di Monitor, PC, una stampante, un mobiletto per pc.

Rete Merani
Il Circolo aderirà alla Rete Merani, una rete che mette in contatto molte scuole del Tigullio.

Chiusura per le elezioni europee
Le elezioni per il Parlamento Europeo si terranno sabato 6 e domenica 7 giugno. Il venerdì precedente le lezioni si svolgeranno regolarmente, mentre lunedì le scuole saranno chiuse. Per quanto riguarda il martedì non sono ancora pervenute comunicazioni in merito. Cioò vale per tutti i plessi anche quelli che non sono sede di seggio.

Lavori scuole Antola
Con grandissima soddisfazione, dopo anni di attesa e moltissime segnalazioni, è arrivata comunicazione che verrà rifatto il cortile delle scuole Antola.

Mensa
Non ci sono novità, solo abbiamo caricato sul sito il calendario estivo del menu che potete trovare in alto nella sezione Documenti Principali.

Calendario 2009-2010
Le scuole inizieranno il 14 settembre 2009 e chiuderanno il 12 giugno 2010. Oltre alle feste nazionali, in Liguria le scuole chiuderanno anche il 2/11 (in combinazione con l'1/11); il 7/12 in corrispondenza con l'Immacolata; dal 23/12 al 6/1 per le feste di Natale; dal 29/3 al 6/4 per le vacanze pasquali. I giorni di scuola garantiti sono 208.
I singoli Circoli potranno stabilire fino a 8 giorni di chiusura aggiuntivi (stabiliti dal Consiglio di Circolo).

Organico
A partire dal prossimo anno, i docenti assegnati al nostro Circolo saranno 66 (oggi sono 70 tra posto comune e docenti di lingua inglese). In pratica ci saranno tre pensionamenti (non rimpiazzati) mentre un docente è risultato in sopranumero e (quindi) perdente posto, ovvero assegnato ad altro Circolo.

Le prossime classi prime saranno così composte:


La situazione - nel suo complesso - non è affatto buona nonostante abbiamo ottenuto un importante risultato: il Circolo Didattico di Rapallo ha finalmente avuto il secondo tempo pieno. Non è cosa da poco, per il quale sappiamo ci sono stati interventi di natura politica e per i quali corre l’obbligo sottolineare l'interessamente delle persone che si sono adoperate per questo a partire dal consigliere delegato Bagnasco (articolo tratto dal Corriere Mercantile del 10-4-2009).


E’ questa una notizia positiva che si innesta in un trend che mostra - a nostro avviso - il segno meno.

In queste settimane c’è stata una altalena di notizie in merito all'organico, ad un certo punto eravamo arrivati a perdere fino a 7 docenti. Alla fine ci ritroviamo con una classe in meno (alle Marconi), seppur - come detto - con un tempo pieno in più (alle Pascoli).

Le classi, come si nota nella tabella sopra, hanno mediamente un numero superiore di alunni (i numeri definitivi potranno essere leggermente differenti). In questo senso la Direzione Didattica ha svolto un notevole lavoro per organizzare al meglio il servizio con il fine ultimo di formare classi più equilibrate possibile. Un esempio: come si puà notare nella tabella sopra presentata, nelle prossime classi prime scompare la formula due pomeriggi più il sabato mattina. Ciò permette, evidentemente in prospettiva, di tenere chiusi dei plessi il sabato mattina. Il perchè si comprenderà più sotto, quando si tratterà la questione del personale ATA.

Diverse richieste ci sono pervenute rispetto all’orario delle classi già in corso che restano con l’orario attuale di funzionamento. Penalizzati da questa situazione restano gli alunni delle classi 1° e 2° di quest’anno (2 classi alla scuola Antola, 2 alle Marconi, 2 alle Pascoli) già oggetto di tagli degli scorsi anni e per i quali si dovette procedere con l'eliminazione di un pomeriggio. In questo quadro, per loro non sembra esserci possibilità di ottenere la lezione pomeridiana, all'epoca richiesta dalle famiglie.

Attualmente l’organico permette di avere qualche ora in più, poche per la verità. Le possibilità sono differenti, ma da queste ore non ci si può attendere molto: la Direzione cercherà di sanare situazioni dove la necessità di personale aggiuntivo si evidenzierà essere più marcata.

Le conseguenze della mancanza di compresenza sono diverse: ad esempio vi saranno problemi la prima ora qualora il docente sia assente nel mentre si attende l'arrivo di un sostituto. Vi sarà (molto?) meno tempo per l’informatica (una della famose “3 i”) che verrà ridotta ai minimi termini. Ci saranno problemi con le supplenze che fino ad oggi sono gestite anche grazie al personale in compresenza che permette di sanare difficoltà improvvise.

Veniamo ora alla situazione del personale ATA, anch'esso toccato dai tagli. I bidelli sono indispensabili non solo per il servizio di pulizia dei locali, ma anche per la sorveglianza dei plessi. La previsione è che il numero andrà diminuendo nei prossimi anni. Oggi, per l’intero Circolo, i bidelli sono 26, un numero già al limite per garantire il corretto funzionamento del servizio. Dotare il Circolo di un numero inferiore di bidelli (posto che come minimo 9 devono essere dedicati alle scuole materne) è inaccettabile.

Non si sa ancora nulla sul personale destinato al sostegno.

Ci sia permesso un commento finale rispetto a questo passaggio per noi attesissimo.

La scuola è da parecchio tempo considerata una spesa e non un investimento. E come tale, nell'ottica di molti decisori, deve essere oggetto di tagli. C’è una differenza, a nostro parere, tra razionalizzazione e risparmio, c’è un confine che divide questi due ambiti e che anche questa volta (certamente più di altre) non è stato tenuto in considerazione. Insomma, si è andati oltre la legittima e condivisibile volontà di colpire le sacche di inefficienza che pur sono presenti anche nel mondo della scuola.

La scuola dell’infanzia e quella elementare sono un modello di riferimento a livello mondiale: temiamo che, lentamente ma inesorabilmente, questo modello venga scardinato.

Ci chiediamo quale futuro possa avere questo paese andando avanti di questo passo, continuando a disinvestire sul suo futuro. Mentre alla scuola sono richiesti sempre più servizi formativi - sia in qualità che in quantità - si risponde retrocedendo. Le difficoltà economiche e di bilancio che il nostro paese affronta a nostro avviso non devono trovare risposta nei tagli alla formazione. I risparmi sulla scuola non sono la risposta alle difficoltà del paese.

Abruzzo
Registriamo, con dolore, che ancora una volta una struttura pubblica scolastica è crollata. Questa volta è toccato alla Casa dello Studente di via XX Settembre a L’Aquila (http://www.studenti.it/universita/inchieste/crollo_casa_studente_laquila.php) sotto le cui macerie si sono interrotte le vite di tanti, troppi studenti.
Come a Torino qualche mese fa, come a San Giuliano il 31 ottobre del 2002, ciò che crolla prima, ciò che crolla nel peggior modo è la parte pubblica del nostro paese, la scuola in primo luogo.

Non sarebbe corretto trarre giudizi affrettati. Sperando di non trovarci di fronte a situazioni penalmente rilevanti o a speculazioni che hanno sciaguratamente giocato sul futuro perduto di giovani esistenze, rileviamo però che ciò accade troppo spesso e che, quantomeno, non si sono tenute in considerazione le più elementari norme antisismiche.

Per chi come noi crede che il Pubblico in Italia debba essere all'avanguardia - nei paesi più avanzati così vanno le cose - questi fatti rappresentano un monito. Un monito per chi dovrà realizzare nuove strutture scolastiche, dove nulla - in termini di dotazioni e sicurezza - dovrà essere tralasciato. Un monito per chi ha la responsabilità di manutenere le strutture scolastiche, in modo che siano curate e manutenute con costante attenzione, programmando interventi di manutenzione e consolidamento senza attenderne il loro deperimento.
 
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