mercoledì 25 febbraio 2009

I numeri che ci inchiodano

A pensarci bene quella che leggiamo sotto è una non notizia.

Che la scuola sia uno dei target preferiti delle Finanziarie che ogni anno tagliano i bilanci non è un mistero. La scuola non ha lobbies in Parlamento, nè ha i mezzi e gli uomini per partecipare all'assalto alla diligenza tipico delle settimane che precedono il provvedimento di bilancio più importante dell'anno.

Però sono dati che fanno male, soprattutto se paragonati agli altri paesi d'Europa che, quando si parla di economia, vengono definiti - sembra una beffa - competitori.

I dati parlano con la forza dei loro numeri. A noi resta l'indignazione verso una classe dirigente che, nel suo complesso, non è in grado neppure di vedere gli obbiettivi che, nemmeno tanto sfumati, emergono all'orizzonte.

Scuola povera, l'Istat conferma "Italia cenerentola d'Europa"
di SALVO INTRAVAIA - www.repubblica.it del 25 febbraio 2009

Italia agli ultimi posti in Europa per spesa relativa all'Istruzione. Il dato è stato pubblicato due giorni fa dell'Istat nell'annuale resoconto sulle "Spese sostenute dalle amministrazioni pubbliche italiane per funzione". Solo in Germania e Grecia la spesa per l'istruzione è percentualmente più bassa rispetto all'Italia, tutti gli altri paesi dell'Ue a 15 stati spendono di più. Il dato è del 2007 e non tiene conto della manovra del governo Berlusconi che taglia impietosamente su scuola e università. Ma è sufficiente a spiegare che dal 2000 ad oggi la spesa per la scuola pubblica è in calo.

In Italia, oltre due terzi della spesa complessiva è assorbita da Sanità, Protezione sociale e Servizi generali. Quest'ultima è la spesa più consistente in assoluto: oltre 135 miliardi (il 19,4 per cento della spesa totale) di euro nel 2007 per, tra le tantissime attività remunerate, il supporto ad organismi esecutivi e legislativi e "la formulazione, il coordinamento e il monitoraggio di programmi di sviluppo economici e sociali globali".

E la scuola? Tutte le spese sostenute dallo Stato, dalle regioni e dagli enti locali per l'Istruzione ammontano a più di 71 miliardi. Una cifra che potrebbe sembrare enorme ma così non è. Per la Sanità si spendono 105 miliardi (il 13,6 per cento della spesa complessiva), per la protezione sociale (pensioni di invalidità, assistenza ai disabili, assegni di malattia e pensioni di vecchiaia, solo per citare alcune voci) 281 miliardi (il 37,3 per cento) mentre 12 miliardi vengono destinati ad "attività ricreative, culturali e di culto". Oggi, la spesa per l'istruzione assorbe il 9,6 per cento della spesa complessiva. Nel 2000 sfiorava il 10 per cento. Se si rapporta la spesa alla ricchezza prodotta (il Pil) siamo al 4,7 per cento, una percentuale sostanzialmente analoga a quella di nove anni fa.

E in Europa? Le cose vanno diversamente. I 15 paesi dell'Ue dirottano sull'Istruzione in media il 10,5 per cento della spesa complessiva: una cifra di gran lunga più vicina a quella sostenuta per Sanità (13,3) e per Servizi generali (14,9). E questi dati, per l'Italia, sembrano destinati a peggiorare. La manovra finanziaria dell'esecutivo taglierà nel prossimo triennio quasi 8 miliardi alla scuola (quasi tutti sul personale) e oltre uno e mezzo sull'università.

lunedì 23 febbraio 2009

Speriamo non sia così

Speriamo non sia così perchè se così fosse sarebbe un disastro. Speriamo sia una esagerazione giornalistica che non troverà riscontro nella sua attuazione pratica. Speriamo che sia una ipotesi teorica e che i dubbi verrano presto smentiti dai fatti.
Non che oggi siamo all'avanguardia, non che le scuole brulichino di computer e stampanti nuovi ed efficienti. A volte manca perfino il sapone per lavare le mani ai ragazzi e la carta per asciugare loro le mani.
Però, pensare di tornare indietro anche solo nei propositi ci pare andare verso il futuro delle scuola e della società con gli occhi bendati.

"A scuola Internet non è una priorità"

di SALVO INTRAVAIA - www.repubblica.it del 23 febbraio 2009

Sparisce la "I" di Informatica di morattiana memoria. I tagli del governo sulla scuola cancellano uno dei pilastri della riforma Moratti: quella delle tre "I" (Inglese, Impresa, Internet o Informatica). Dal prossimo anno scolastico, infatti, gli insegnanti della scuola elementare (ora primaria) e della media (secondaria di primo grado) dovranno fare i salti mortali per aprire il mondo delle conoscenze informatiche ai propri alunni. Il taglio delle cosiddette compresenze nella scuola primaria e la riduzione delle ore di Tecnologia nella scuola secondaria di primo grado renderà quasi impossibile l'insegnamento dei primi fondamenti di Informatica e Internet a bambini e ragazzini. La conferma arriva dallo stesso ministero dell'Istruzione, che in questi giorni ha aperto una finestra di dialogo sulla riforma con genitori e insegnanti.

Le Faq (frequently asked questions, le domande poste frequentemente) presenti nel sito del ministero mostrano che genitori e insegnanti sono piuttosto confusi. "Con il taglio delle compresenze, mio figlio potrà continuare a fare il laboratorio di Informatica?", si chiede un genitore. L'ingenua domanda posta ai tecnici ministeriali sollecita una risposta quanto meno inaspettata. "La riduzione delle ore di compresenza - si legge nella Faq numero 23 - comporterà qualche riassetto organizzativo (...) Ci auguriamo che anche il laboratorio di informatica possa trovare spazio tra le attività, anche se vorrà convenire che esso non costituisce, soprattutto nella scuola primaria, un insegnamento prioritario".

E tutto il bailamme sulla scuola delle tre "I"? Dal prossimo mese di settembre la scuola primaria passerà dall'organizzazione modulare, con tre insegnanti su due classi, al "maestro unico di riferimento". Il passaggio cancellerà le ore di compresenza e tutte le attività legate ad esse: corsi di recupero e di approfondimento, laboratori di Informatica, supplenze, ecc. Con i moduli, infatti, le 54 ore di lezione settimanali di due classi funzionanti a 27 ore vengono coperte da 3 insegnanti che assicurano 18 ore a testa di lezione. La restante parte dell'orario settimanale del docente (4 ore) vengono utilizzate per ampliare l'offerta formativa o tappare i buchi dei colleghi assenti. Ma fra qualche mese tutto questo verrà "tagliato".

Discorso analogo alla scuola media dove le prime conoscenze di Informatica vengono impartire ai ragazzini dal docente di Tecnologia perché, sempre da settembre, il monte ore della disciplina verrà decurtato del 33 per cento.

Eppure, l'Europa ci chiede di puntare sull'Informatica. Nel 2000 il Consiglio europeo di Lisbona fissò l'ambizioso obiettivo di trasformare quella del Vecchio continente "nell'economia più dinamica e competitiva del mondo". Tra le tante cose da fare per centrare l'obiettivo occorre che "ciascun cittadino sia in possesso delle competenze necessarie per vivere e lavorare nella nuova società dell'informazione" e che "tutti i docenti entro la fine del 2002 possiedano le competenze necessarie per l'utilizzo di internet e delle risorse multimediali" ("Una società dell'informazione per tutti", documento adottato dalla commissione Ue il 25 maggio 2000). Per la verità, l'Italia si è mossa per tempo. Per dotare infatti le scuole di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (le Tic) e per formare i docenti, tra il 1997 e il 2003, sono stati investiti 1.341 miliardi delle vecchie lire (pari a quasi 700 milioni di euro) che a questo punto rischiano di trasformarsi in una spesa inutile.

martedì 10 febbraio 2009

Scuole Marconi, ripristino targa Bruno Podetti

Sabato 14 febbraio 2009, alle ore 11, presso la scuola Marconi, avrà luogo la cerimonia di ripristino della targa in memoria dell’alpino Bruno Podetti, classe 1920.

La targa, andata perduta nei lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico, sarà ripristinata a cura del Comune di Rapallo in corrispondenza dell’ingresso dell’aula che presumibilmente la ospitava.

All'intervento di apertura del Sindaco, Avv. Mentore Campodonico, seguiranno i contributi della Direttrice Dott. Roveta e del nipote dell’alpino a cui è dedicata la targa, il sig. Paolo Pucciarelli. Seguiranno, lo scoprimento e la benedizione della targa, ed il canto intonato dal coro degli alpini ”Voci d’Alpe” di Santa Margherita Ligure.

lunedì 9 febbraio 2009

"... perchè qui nessuno rimane indietro..."

Questo è un invito a guardare - per chi non l'avesse già fatto - un po' di buona televisione, naturalmente sul tema della scuola pubblica.

http://www.presadiretta.rai.it/category/0,1067207,1067208-1083989,00.html

E' un ottimo documento perchè mette insieme la denuncia di come funziona se paghi, l'eroismo quotidiano di una preside napoletana che va a prendere a casa i ragazzi che si scocciano, il denaro pubblico buttato al vento in Calabria, l'intuizione di futuro che hanno in Svezia e, a far da contraltare, il futuro negato agli eterni precari della scuola, ieri illusi oggi abbandonati.

Tra i tanti passaggi di questo lavoro uno ci ha colpito. Un passaggio rapido, in cui una maestra di Bologna afferma un concetto che abbiamo usato per il titolo di questo post. In quel passaggio c'è tutto, c'è un modo di intendere la scuola pubblica, l'idea di quale è la sua missione, l'idea che, come non ci stancheremo mai di ribadire, la scuola deve essere di tutti. E l'idea che solo nella scuola statale si possono coniugare pubblico e qualità, efficienza e solidarietà, formazione e integrazione.

Il nostro dovere - di tutti noi, genitori, insegnanti, operatori - è quello di fare in modo che questi principi restino attuali e concreti, nonostante le intemperie di questo nostro tempo così difficile e così tormentato.

giovedì 5 febbraio 2009

Sopralluogo al plesso Raiunusso

Il giorno 3 febbraio è stato effettuato un sopralluogo all cantiere della scuola Rainusso di via Bolzano, presenti il dirigente dott.sa Roveta, il consigliere alla pubblica istruzione Bagnasco, alcuni funzionari del comune di Rapallo, un gruppo di insegnanti della scuola, un rappresentante dei genitori nel Consiglio di Circolo e gli architetti responsabili del progetto e della ditta appaltatrice.

Le attività in corso riguardano da un lato lavori di adeguamento strutturale, dall'altro interventi di miglioramento delle struttura che avrà 7 classi una delle quali potrà essere ulteriormente suddivisa nel caso ve ne fosse la necessità.

La mensa è ampliata e avrà sullo stesso piano un’aula gemella polifunzionale (sala giochi / teatrino / riposo / ulteriore spazio mensa) da utilizzarsi a seconda del caso e delle necessità.

Il giardino sarà risistemato e dotato di nuovi giochi.

Il consigliere Bagnasco ed i funzionari del Comune hanno dato disponibilità alle insegnanti per la scelta degli arredamenti posto che, per quanto possibile, sarà utilizzato quello già in uso (oggi in dotazione alla casa della Gioventù).

Bagni funzionali, spazio guardaroba, ascensore, giardino, spazi accessori completano i locali della scuola i cui lavori saranno ultimati entro giugno consentendo di accogliere gli alunni a settembre quando partirà il nuovo anno scolastico.












martedì 3 febbraio 2009

Consiglio di Circolo del 26.01.2009

Nella seduta di lunedì 26 gennaio sono stati deliberati diversi provvedimenti.

Comunicazioni

Le convocazioni del Consiglio di Circolo verranno inviate via posta elettronica in modo da snellire e velocizzare le comunicazioni.

Iscrizioni anno scolastico 2009-2010

La Circolare n.4 del ministero della Pubblica Istruzione indica le modalità di iscrizione per il prossimo anno. Nella Circolare si evidenziano:

  • la scomparsa delle ore di compresenza, 30 ore settimanali;
  • le famiglie possono scegliere come orario 24, 27, 30 ore (in base alla disponibilità dell’organico);
  • in alternativa è possibile scegliere 40 ore del tempo pieno ;
  • la possibilità di utilizzare il personale in esubero all’interno della scuola;
  • per le classi seconda, terza, quarta, quinta continua l’orario in vigore ma scompaiono le compresenze.

La dott. Roveta ha avviato un ciclo di riunioni informative nei singoli plessi, destinatari i genitori dei bambini delle future classi prime.

E' stato altresì predisposto un modulo integrativo, rispetto a quello di iscrizione, che permette di scegliere plesso e orario. Le combinazioni plesso-orario presenti sul modulo tengono in considerazione - per quanto possibile - le indicazioni emerse negli incontri.

Rispetto al numero degli insegnanti che saranno a disposizione del Circolo non vi sono al momento ulteriori dettagli.

Gite di istruzione

Tutte le gite di istruzione sono state approvate. Tra le mete si segnalano: a Genova il Teatro Modena, Teatro della Tosse, Teatro dell'Archivolto (rappresentazioni), Museo Archeologico di Pegli, Palazzo Ducale, Acquario Città dei Bambini, Museo Navale (Nervi), Museo di Storia Naturale, Centrale del Lattte, Museo Paleontologico (Campomorone). Nel comprensorio: Biblioteca Comunale e Le Gardenie di Rapallo, Monte di Portofino, Oasi Entella, Caserma Vigili del Fuoco di Chiavari. In regione: Grotte di Toirano. Fuori regione: Osservatorio astronomico di Milano.

Concessione locali

Vengono concessi i locali di diversi plessi (Via Bobbio, palestra scuole Zoagli).

Donazioni

Vengono donati da privati al Circolo un tavolo da ping-pong e un computer. Si segnala che il Circolo accetta donazioni sia da privati che da aziende.

Segnalazioni

Durante il Consiglio sono emersi - tra gli altri - alcuni problemi per cui viene chiesto un intervento da parte del Comune. In particolare si segnala, nelle scuole di Sant'Anna, la presenza di materiale di rifuto che deve essere sgombrato.











L'altra segnalazione riguarda le scuole Antola dove si segnala una intercapedine dove è presente una grande quantità di materiale che deve essere rimosso.
Sempre alle Antola permangono alcuni problemi nel cortile interno che si spera possano essere velocemente risolti.
 
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