In merito alla vicenda Rainusso, avevamo dato informativa all’indomani del sopralluogo al Rainusso e della conferenza stampa di sabato 24 ottobre 2009.
Il 3 novembre 2009, prima del Consiglio di Circolo, si è tenuta una riunione con i genitori e gli insegnanti desiderosi di maggiori informazioni su quanto accaduto e sulla sicurezza del rinnovato asilo.
Il 3 novembre 2009, prima del Consiglio di Circolo, si è tenuta una riunione con i genitori e gli insegnanti desiderosi di maggiori informazioni su quanto accaduto e sulla sicurezza del rinnovato asilo.
L’incontro del 3 novembre 2009
All’incontro di mercoledì 3 novembre 2009, organizzato dalla Direzione Didattica hanno partecipato - oltre alla Direttrice del Circolo Prof.sa Vanda Roveta, a membri del Consiglio di Circolo Didattico e ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori del Circolo Didattico - l'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Rapallo Fabio Mustorgi, il Consigliere Delegato alla Pubblica Istruzione Carlo Bagnasco ed il progettista e direttore dei lavori di ristrutturazione Arch. Mauro Strata.
Fin dal suo inizio, la vicenda del Rainusso è stata seguita in prima persona da Giovanni Raggio, geometra e membro del Consiglio di Circolo, che, nel corso della riunione del 3 novembre, ha spiegato quanto è successo in queste settimane a partire proprio da giovedì 22 ottobre, giorno in cui le famiglie e i bambini hanno trovato chiusi i cancelli del loro asilo.
Cosa è successo
Nei primi giorni di ottobre ci sono state alcune giornate in cui ha soffiato un forte vento di tramontana che ha fatto volare dappertutto le prime foglie gialle autunnali. La settimana seguente una perturbazione di una certa forza ha interessato la nostra regione, portando piogge intense, temporali e forti raffiche di vento durante gli episodi temporaleschi maggiori. I turbini prodotti dalle ventate hanno evidentemente portato in alto le foglie degli alberi esistenti attorno all'edificio dell'Asilo Rainusso facendole ricadere sul tetto; la pioggia le ha poi raccolte in corrispondenza dello scarico di uno dei due canali centrali di raccolta delle acque meteoriche, causandone così l'otturazione.
La copertura del rinnovato asilo è infatti composta da tre tetti a due falde in lamiera che coprono le due ali laterali, dove sono ubicate le aule, e il corpo centrale, dove sono concentrati i servizi (bagni, scale, ascensore ecc.). Le ali laterali sono di nuova costruzione e sono realizzate in struttura d'acciaio tamponata con idonei pannelli isolanti e coperta con tetto isolato e ventilato, mentre il corpo centrale è rimasto pressochè quello originale, con copertura in soletta di cemento armato a cui è stato aggiunto superiormente dell'isolante termico e il nuovo manto in lastre di acciaio. Il tetto, suddiviso in tre parti, come tre sono i volumi che compongono l'edificio, scarica l'acqua piovana nelle grondaie laterali e nei suddetti due canali centrali, che corrono da monte a valle lungo la linea di compluvio delle falde.
Otturandosi il foro di scarico il canale centrale posto tra l'ala Est ed il corpo centrale si è riempito d'acqua, fino a tracimare oltre il bordo del canale stesso; l'acqua ha così raggiunto la soletta di copertura del corpo centrale, prima di tutto inzuppando l'isolante per poi infiltrarsi nei sottostanti locali servizi e, lateralmente, verso l'aula a monte del lato Est (occupata dalla classe dei Draghetti), andando a imbibire il controsoffitto e il sovrastante strato di isolante, causando così la caduta dei pannelli. Dal soffitto l'acqua è poi scesa sul pavimento di questa classe e di quella adiacente degli Elefantini, allagandole e filtrando lungo i muri perimetrali (ancora originali in muratura classica) verso le aule sottostanti (le ultime ad essere risanate e rese agibili).
Tale inconveniente ha danneggiato gli strati isolanti e le finiture degli ambienti interessati, ma si può tranquillamente affermare che la struttura portante dell'edificio e la stessa struttura secondaria portante il controsoffitto non abbiano subito alcun danneggiamento, per cui è da escludere che ci siano stati rischi per l'incolumità di bambini, insegnanti e personale della scuola dell'infanzia, anche nell'ipotesi che l'evento fosse accaduto durante l'ora di lezione. La caduta di alcune panne del controsoffitto non è certamente avvenuto improvvisamente per cui ci sarebbe stato tutto il tempo di evacuare le aule colpite e, comunque, gli elementi che lo compongono sono di dimensioni e peso ridotti.
Cosa è stato fatto
Nella giornata di venerdì 30 ottobre l'Impresa che ha realizzato la ristrutturazione dell'edificio ha posto in essere gli interventi concordati con l'Ufficio Tecnico Comunale, e preventivamente illustrati al Geom. Raggio.
Prima di tutto si è installato un “troppopieno” per ognuno dei due canali centrali, cioè un tubo che permetta lo svuotamento di ognuno dei due canali se lo scarico principale dovesse nuovamente otturarsi. Tale nuova uscita è stata posta lateralmente al canale, ha diametro maggiore rispetto allo scarico principale ed è in posizione rialzata rispetto al fondo, in modo che le foglie non possano in alcun modo otturarla.
Vista del tubo di scarico del troppopieno di sicurezza (è stata rimossa una striscia di lamiera che è stata successivamente rimessa in opera)
Particolare del canale di gronda; sulla sinistra è visibile il foro del tubo di troppopieno di sicurezza appena installato
Oltre a tale accorgimento è stata installata una rete di protezione per ognuno dei due canali centrali in modo che non vi possano cadere dentro foglie o che uccelli o altri animali possa accedervi e farvi il nido.
Questi interventi sono certamente risolutivi e fanno sì che senza la necessità di un maggior impegno per la manutenzione (che comunque dovrà essere fatta) si potrà utilizzare la rinnovata struttura senza il rischio del ripetersi di allagamenti e infiltrazioni dal tetto.
Il confronto durante l’incontro del 3 novembre
Dopo la relazione di Giovanni Raggio, maestre e genitori hanno chiesto principalmente al progettista e direttore dei lavori delucidazioni sulle scelte progettuali e sul perchè possa essere accaduto un evento simile in una struttura nuova. La risposta del progettista è stata netta: i lavori sono stati fatti nel rispetto delle normative.
I rappresentanti dell'Amministrazione Comunale hanno sottolineato che i lavori di ripristino e di miglioramento dello smaltimento delle acque meteoriche sono stati realizzati dall'Impresa appaltatrice senza alcun costo a carico del Comune e, soprattutto, che si è messa subito a disposizione dell'Ufficio Tecnico, quando, a cantiere chiuso e collaudo realizzato, poteva rifiutare l'intervento ed aprire un lungo contenzioso che avrebbe portato ad un ben più lungo blocco delle attività didattiche.
Con l'occasione genitori, insegnanti ed istituzioni scolastiche hanno portato a conoscenza dell'Amministrazione Comunale alcuni altri piccoli problemi che gli ambienti del rinnovato asilo presentano, ricevendo rassicurazioni che saranno al più presto affrontati e risolti (piastrelle sdrucciolevoli in bagno, livellamento pavimentazione in un’aula, oltre alla pensilina da installare all'ingresso per la quale l'Amministrazione si è già attivata).
La nostra posizione
La nostra posizione, espressa durante la riunione del 3 novembre, ha tentato di smorzare gli angoli di un confronto a tratti acceso. Il messaggio che avevamo a cuore - rassicurare i genitori che l’asilo è sicuro - crediamo di essere riusciti a trasmetterlo. Il fatto stesso che Raggio, in qualità di geometra e genitore, abbia presentato ciò che è stato fatto dalla Ditta che ha ristrutturato il Rainusso dimostra il senso di responsabilità dimostrato dai rappresentanti dei genitori in questa vicenda.
E’ proprio questo lo spirito con cui si vuole portare avanti il dialogo con l'Amministrazione Comunale: richiedere con precisione e forza tutto quanto manca nelle strutture scolastiche rapallesi, offrendo la massima collaborazione, cercando di evitare inutili polemiche che non portano a nulla. Collaborazione che finora ha trovato una simmetrica disponibilità da parte dell'Ufficio Tecnico (e di questo si ringrazia il dirigente, Ing. Francesco Lazzarotto e il funzionario, Geom. Franco Poli) e degli organi politici del Comune. Di ciò ci rallegriamo sinceramente, non mancando di fare sentire la nostra voce se tale disponibilità venisse a mancare o non si tramutasse in interventi concreti.
Se - per quanto abbiamo intuito - tutti i presenti sono usciti dall’incontro sereni rispetto al fatto che l’asilo non ha problemi di struttura, né presenta pericoli per i nostri bambini, siamo certi che non sono pochi coloro che sono usciti insoddisfatti rispetto all’emersione delle eventuali responsabilità di quanto accaduto.
Su questo tema - su cui non abbiamo insistito per evitare polemiche che avrebbero rischiato di lasciare ancora più disorientati i genitori presenti facendo venir meno il messaggio di tranquillità che era nostro obbiettivo trasmettere - posto che ci sono altre sedi dove nei prossimi giorni se ne discuterà (speriamo con profitto e con lo spirito serenamente critico di una comunità che deve trarre insegnamento da questa vicenda), invitiamo i pazienti naviganti di questo blog alla lettura dei fatti sopra esposti, mettendo in fila quanto accaduto e le azioni che ne sono conseguite.
In quelle righe, a nostro, avviso è possibile trovare la risposta cercata.
(Nota: le fotografie possono essere ingrandite cliccando su di esse)
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