domenica 30 novembre 2008

Consiglio di Circolo del 28.11.2008

Mercoledì 28 ottobre si è riunito il Consiglio di Circolo, una lunga riunione durata quasi tre ore.

Protocollo di intesa tra Ente Parco di Portofino
E' stato presentato e deliberato un protocollo di intesa tra Ente Parco di Portofino e la Direzione Didattica di Rapallo con il quale le parti attivano un rapporto pluriennale di cooperazione finalizzato allo svolgimento di progetti in materia di educazione alla sostenibilità e sulle tematiche afferenti al Parco.

Variazioni orari di segreteria

E' stata approvata la modifica all'orario di segreteria. Tale modifica ha comportato una riduzione delle ore di apertura al fine di garantire una maggiore efficenza dell'ufficio.

Donazioni

Sono state accettate dal Consiglio diverse donazioni di privati e aziende tra cui due computer, tre stampanti, un monitor.

Criteri di formazione delle classi scuola primaria

E' stata istituita una commissione che valuterà i criteri di formazione delle classi in modo da costituire classi più omogenee possibili.

Viaggi di instruzione

Sono state approvate le uscite didattiche delle classi 1°A e 1°B Antola per il teatro dell'Archivolto; 4°A e 4°B delle Antola per il Villaggio del Ragazzo, classe 5° Delle Piane per la Scuola Media Giustiniani; varie classi della Teramo Piaggio di Zoagli per il Teatro Cantero; 5°A e 5°B delle Pascoli per il Monte di Portofino.

Intervento del Consigliere delegato Bagnasco

Su richiesta di alcuni genitori del Consiglio di Circolo è intervenuto alla seduta il Consigliere Bagnasco, delegato alla Pubblica Istruzione.

Si è discusso di diverse questioni legate alle vicende nazionali e alla situazione locale.

Genitori e insegnanti hanno ribadito la loro preoccupazione rispetto ai c.d. decreti Gelmini e Tremonti sulla scuola, ribadendo con convinzione la loro contarietà a tali provvedimenti, contrarietà che si è concretizzata nell'approvazione all'unanimità di una mozione che segue quella di alcuni giorni orsono proposta dal collegio docenti. La speranza - ribadita in diversi interventi - è che il Governo faccia marcia indietro rispetto a tali decreti.

In merito alle questioni legate più da vicino alle scuole rapallesi, il Consigliere Bagnasco ha affermato che non vi sono situazioni di insicurezza strutturale. Tuttavia, sono previste verifiche nelle prossime settimane.

Durante la seduta è emersa da parte di diversi Consiglieri la necessità che il Comune operi per la definizione di un programma di manutenzione in modo da mantenere costantemente curate le strutture. Nel particolare sono state ricordate a Bagnasco alcune situazioni da sanare in modo urgente come il cortile delle Scuole Antola e diverse problematiche che stanno evidenzando le scuole Pascoli.
Alcune insegnanti hanno inoltre evidenziato l'importanza di una maggiore attenzione verso la scuola pubblica da parte del Comune di Rapallo.

Il Consigliere Bagnasco ha ribadito che si farà portavoce presso l’Amministrazione Comunale di tutto quanto emerso nell'incontro sia per ciò che riguarda le dinamiche nazionali che per quanto riguarda le specifiche problematiche cittadine.


Calendario delle festività
Questo il calendario discusso ed approvato all'unanimità dei presenti (escluso un astenuto).
Scuole Elementari:
  • 25, 26, 27, 28 febbraio. Le ore di sabato 28 febbraio (per le sole classi delle scuole Antola e Marconi che hanno lezione) dovranno essere recuperate in orario aggiuntivo pomeridiano o con una uscita didattica;
  • 24 aprile.

Scuole Materne:

  • 26, 27 febbraio;
  • 29, 30 giugno.
Oltre il Consiglio
I bambini che partecipano al progetto Piccolo Principe di Sant'Anna hanno ottenuto l'accesso alla mensa. A tal proposito si ringraziano il consigliere Bagnasco e gli uffici per l'attenzione dimostrata.

sabato 22 novembre 2008

Quando succede a scuola

Quando accadono fatti come quello di oggi a Torino, o quello, più lontano, di qualche settimana fa o ancora quello - dolorosissimo - di San Giuliano 6 anni orsono non riusciamo a restare indifferenti.

Di fronte a questi fatti troviamo solo le parole per dire alle famiglie di quei ragazzi che gli siamo profondamente vicini.

mercoledì 12 novembre 2008

Le conseguenze del decreto Gelmini: la parola agli insegnanti

Un gruppo di insegnanti di Rapallo ci ha inviato questo articolo che pubblichiamo, invitando alla lettura perchè ben sintetizza gli effetti pratici del decreto Gelmini.

Dal momento che sul decreto Gelmini sono state spese valanghe di parole, spesso da chi la scuola non la vive “dal di dentro”, giovedì 30 ottobre, giorno dello sciopero del comparto, un gruppo di insegnanti della Primaria di Rapallo si sono date appuntamento sul lungo mare di Rapallo per spiegare, volantino alla mano, alla cittadinanza perché questi tagli svaluteranno la formazione nella scuola pubblica. In una società come la nostra - affermano le maestre - dove si chiedono più competenze e conoscenze, la riduzione del tempo-scuola a 24 ore settimanali affidate ad un unico maestro impoverisce inequivocabilmente l’azione educativa e penalizza attività come i laboratori espressivi, di recupero e le uscite didattiche. La scuola dell’itinerario personalizzato per ciascuno dovrebbe rispettare i ritmi di apprendimento del singolo bambino, cosa che richiede tempo. L’obiettivo del decreto sembra essere quello di eliminare definitivamente il “tempo pieno” (40 ore), riconoscendo solo le 24 ore come tempo-scuola utile per esaurire gli apprendimenti di tutte le discipline. Spetterà ai singoli istituti sostenere i costi di copertura del servizio scolastico per le ore eccedenti le 24: le 16 aggiuntive potranno esistere in base alle risorse umane ed economiche presenti. Il piano programmatico per la scuola incrementa nella primaria il numero di alunni per classe di una unità per anno sino a raggiungere classi di 32 alunni; si alza il numero minimo anche nella scuola dell’infanzia passando da 15 a 18 per sezione. La riduzione del tempo-scuola pone un grosso interrogativo a quei genitori che lavorano e che per questo richiedono il tempo prolungato: come è possibile garantire i rientri senza attingere nelle tasche delle famiglie? Come si potenzia il tempo pieno? Interverranno le cooperative con personale non adeguatamente qualificato? Altro tema caldo riguarda l’indirizzo di ridimensionamento della rete scolastica che il ministero ha imposto alle Regioni, pena il commissariamento, in cui si riconosce la legittimità unicamente per istituti con almeno 500 alunni ed è richiesta la chiusura delle scuole con meno di 50 alunni. Le conseguenze nelle comunità che abitano in aree come l’entroterra ligure sono prevedibili: la perdita di un presidio culturale e sociale che indurrà un ulteriore spopolamento.

In merito a quest'ultimo passaggio, la Regione Liguria con un provvedimento licenziato proprio ieri si è impegnata a limitare gli effetti delle riforma sui piccoli plessi.

 
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